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V Praze, 20. června 1605. |
Nuncius Ferreri státnímu sekretáři papežskému kard. Valenti: o svém marném úsilí pohnouti stavy české, aby místo hotovosti povolili císaři peníze.
Orig. v arch. Vatik.: Borgh. II. 152, list 33. Na rubu jinou rukou: "Risposta a di 9 di Luglio 1605." Srov. č. 93.
Illmo etc. - Devo accusare a V. Sgria. Illma. una sola sua lettera delli 4 di Giugno [Viz tento list svrchu pod č. 73.] in rispostadi quelle semplici relationi che davo in tempo di sede vacante, [T. j. v době od smrti Lva XI. (27. IV.) do zvolení Pavla V. (16. V.). Srov. č. 85.] e perche in essa V. Sgria. Illma mi comanda in nome di N. Sgre., eh io debba fare officio con questi principali del regno, percheaiutino le causa publica, le posso dire, che v ho fatto tutta la mia diligenza, mettendoli avanti gliocchi li disordini che possono nascere dal ľ armare i villani, che, se le rebellioni di molť anni sononon li facevan cauti, dovevano almeno far riflesso al presente, che questa contributione straordinariasi dovrà tutta cavare dal sangue de villani, onde vengono a dare la spada in mano e comodità di vendicarsi a gli offesi, come se ne accorgeranno al ritorno che faranno dal campo questisoldati, che fatti arditi dal ľ haver visto il nemico, bastarà ľ animo a una dozina di loro di metteresotto sopra una terra. [O obavách takového nebezpečí srov. svrchu č. 49, č. 57, 57 a, 58, 59, 65 (k tomu č. 65) a 66 odst. 2. Zmínka nunciova o "le rebellioni di molť anni sono" se týká patrně husitských bouří.] Non mi hanno saputo rispondere altro, se non che i più hanno così voluto, ma maccorgo, che conoscono molto ben ¾ errore, ma non possono più rimediare. Potevano senzamolto incomodo loro dar li 45 mila fiorini ľ anno, perche erano causa, che la Slesia e la Moravia havrian fatto ľ istesso, e così S. Mtà. havrebbe havuto con questo assignamento una gran sommade danari, col quale pagava gran parte dei debiti vecchi, e si può dire, che usciva delle sue miserie, ma li ha spaventati per quel che mi dicono, il tempo così lungo, [O požadavku, aby se čeští stavové zavázali platiti po 25 let 40 nebo 45 tisíc na úrok z dvoumilionové půjčky italské, viz v úvodě; k tomu sr. č. 31, č. 65, č. 68, č. 71 odst. 4, č. 74, 78, 79 a 84.] onde hanno conclusa la dietasenza dare a S. Mtà. altra cosa, che quel che ho scritto del vigesimo, decimo, quinto etc. [Na konci své zprávy děkuje nuncius za milost udělenou papežem kanovníku kathedrálního kostela Vercellského - byl to kněz Giovanni Battista Margarotti -, kterého byl povolal do Prahy, aby se tu účastnil přípravných prací pro Pražskou synodu provinciální. Více o tom ve zprávě nunciově ze 7. bř. 1605 (Orig. v arch. Vatik.: Borgh. III. 84 a, fol. 339); srov. též č. 22.] - Di Praga alli 20 di Giugno 1605. [Téhož dne oznamoval agent Parmského vévody Ant. Cornazzani svému pánovi (Orig. ve st. arch. v Neapoli: Carte Farnesiane 129 fase. 7), "che li signori Boemi in questa lor ultima dieta finita martedì prossimo hano risoluto agiugnere alli dua milla cavalli et tre milla fanti già promessi mille cavalli et nove milla pedoni pagati per li tre mesi prossimi futuri consentendo, che tutti vadino non solamente a confini, ma anco nel corpo de ľ Ungaria in servitio di S. Mtà. et così vano di già incaminandosi di maniera, che questa sì gagliarda agionta debbe per tutto il presente trovarsi a confini, come faranno anco due milla cavalli et mille cinquecento fanti dalli stati di Silesia spontanarnente agionti di nuovo ad altritanti già promessi."]
Giovanni Stefano Ferrero |
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vescovo di Vercelli. |