94.

V Praze, 7. února 1611.



Giuliano Medici státnímu sekretáři toskánskému: Jakmile přišla zpráva o dobytí Krumlova a Budějovic Pasovskými, začali češti stavové najímati vojsko; císař jim poslal omluvu; na to šli stavově k arciknížeti Leopoldovi, který je konejšil, že vojsko bude obráceno zpět, avšak ani Sulz ani Althan se neodváží jíti k Pasovským bez peněz; zpráva o dobyti Tábora a stálém přibývání pasovského vojska způsobila zděšení mezi českými stavy, kteří ozbrojili město a se usnesli, že najmou dalších 3000 pěších a 1000 jezdců; Leopold ze strachu před hrozbami stavů, se dává střežiti; císař je v úzkostech vida blízkost nebezpečí; 5. února vyjednával se stavy, že vojsko nepůjde dále a stavové slíbili 140.000 tolaru na výplatu; Sulz, jehož císař poslal k Pasovským, se vymluvil; válečná strana doufá, že přemluví císaře stále kolísajícího; nikdo neví, z čího návodu se jedná; stavové z obavy před Pasovskými poslali na Karlštejn pro korunu a privilegia; Češi mají býti přinuceni, aby přijali Leopolda za následníka trůnu, v Uhrách prý se chystá proti Matyášovi povstání a císař chce zpět ztracené země; vyslanci stavů rakouských Hoë, který žádal stavy české, aby dostáli slibům, nebylo dosud odpověděno; mezi stavy jsou rozepře o poselství ke králi Matyášovi, jedni jsou pro a druzí proti jeho povoláni do Čech.

Orig. ve státním archivu ve Florencii: Cod. Nr. 4366, Lettere. A tergo adresa státnímu sekretáři cav. Vinta.

Serenissimo Signore!

Mercoledì mattino [T. j. 2. února.] venne nuova, che il Rame in cambio ďandare a Cremau sera acco stato a Budvais [Dále se vypravuje, jak se Pasovšti lsti zmocnili Budějovic.] II che sentitosi da Bohemi che appunto havevono havute le patenti leguali S. M haveva tirate in lungo di sottoscrivere [Totiž patenty na najímáni vojska; o jejich zadržováni srovn. též zprávu diaria z 1. února pod č. 69, viz též č. 75.]guanto haveva potuto, dettero fuora la loro spedizione et si cominciò a battere tamburo et a faregenti da piedi et da cavallo, et S. Mtil mandò subito a condolersi diguesto accidente, mostrando, che fusse senza saputa sua, [Poslání Leuchtenberkovo a Mollartovo k stavům s omluvou, že pasovský vpád se udal bez vědomi císařova, srovn. hlavně č. 73.] che il viceré concluse per risposta, che adunGue erono ribelli della Mta Sua a faregueste cose senza suo ordine. Furono poi i Bohemi dal sermo Leopoldo, parlando molto altamente sopra ľassicurazioni che pretendono essi, che sieno loro state tante volte date. Et da S. Azza Serma fu risposto loro, che spedirebbe, che non venissero più avanti, sicome anco a ogni hora S. M ha mandato loro a dire, che non se ne dessero fastidio, perché opererebbe, che tornassero in dietro, ordinando al Sermo Leopoldo, al conte di Sultz et Altam che se nè tornatogui, che andassero via aguesto effetto, iguali si scusorono, che non si sarebbono arrisicati a andare, se nongli fusse loro dati danari da portare a soldati.

Ma intanto sè sentito, che il Rame si movesse verso il Tabor, lagual terra se le sia arresa, et se ne venga aguesta volta, accrescendo sempre de soldati che corrono alla libertà di fareguello vogliono, oltreché a tuttiguelli che suniscono con lui,gli fa creditori delle paghe sino dal principio che si messe insieme lagente; il che ha messogrande spavento inguesti Bohemi [Silbermann, agent falckrabi Neuburského Filipa Ludvika, vrátivší se, jak píše, 6. února zase do Prahy, píše svému pánovi z Prahy 7. února (28. ledna st. stilu), že se Ramée zmocnil Budějovic, Tábora, Krumlova, Prachatic a Písku "wie heut in der antecamera referirt worden a dodává, že zde byly všeobecné obavy "er werde vorgestern die nacht über den Ratschin, das königliche schloss und das Rosenbergische haus occupirn und erz-herzog Leopoldům zu Oesterreich etc. als einen behaimischen könig manuteniren. O českých stavech píše dále, že najímají silně vojsko a Moravané že jim slibili "ain regiment knecht alle stund zuzuschicken; král Matyáš že stoji na hranicích,mit 12.000 teutsch kriegsvolk (kop. v tajném státním archivu v Mnichově: Kasten schwarz 299 18, fol. 128).] iguali non possono havere le lorogenti così presto a ordine con tutto ciò havendo messa in arme la città tutta, sollecitandoguanto possono, et hanno deliberato di fare altri tre mila fanti et mille cavalli accrescendogli a medesimi capi, bravando, cheguando vegghino la malaparata, piglieranno risoluzioni stravaganti. Onde il Sermo Leopoldo sè fatto faregueste tre notti passate continuaguardia da alcuni forastieri, et si crede ancora, che S. Azza Serma habbiguadagnati due colonelli Boemi che sono cattolici.

Et se bene non si manca daguesta parte di far animo ali imperatore, nondimeno diguando inguandogli manca tra le mani et entra ingrandissime paure,guando vede il pericolo vicino. Onde sabbato sera volse trattare con Bohemi et promesse loro di volere fare in tutti i modi tornare addietroguestagente et restò ïaccordo con loro, che i soldati restassero a Budvais et Cremau per trattenersiguivi, mentre si trattasse accommodamento col ré per poi licenziarle, alguale effetto i Bohemi promessero centoguaranta mila talleri et S. Mta intanto si fece promettere da loro, che non ľoffenderebbono, et per ľesseGuuzione fece spedire un corriero al Rame, comandando poi al conte di Sultz, che in persona andasse subito a fare eseguireguesto suo comandamento, mostrando ďessere molto adirato contro di lui. Ma il conte ha prese diverse scuse et finalmente sè fatto malato, il che fa dubitare, cheguesta parte voglia in ogni modo, che venghino, perché col dar tempo sperono sempre di far mutare ľimperatore ilguale si volge di mano in mano secondo le speranze et i pericoli chegli vengono anteposti.

Né sintendeguesto negozio per nessuno, perché hora si dice, che si faccino le cose per ordine deľ imperatore, et diguelle medesime si dice poi il contrario, et così ľistesso di molti altri et particolarmente del Rame, che hora si muova di sua testa etguando secondogli venga scritto digua, siehe restano le cose sina hora in non minore ambiguità che pericolo, né si sa sino aguesto punto, se si sieno ferme o pure seguitino tuttavia aguesta volta.

Intanto i Bohemi dubitando, che non voglino impadronirsi de loro privilegii et della corona del regno, hanno mandato buon numero di cavalleria a Carlestain a levare ogni cosa, et il fine diguesta parte si sente apertamente essere, che si accostino a Praga, tanto che mettino un presidio nel castello dove sta ľimperare, per assicurarsiguivi col piede fermo et con la massa dellagente scorrere tutta la campagna, per constrignere prontamente i Boemi a levare ľaspettativa diguesto regno di Mattias, darla al signore arciduca Leopoldo et congiugnersi con loro contro al ré, [Totiž proti králi Matyášovi.] sentendosi, che presumino di potergli fare sollevare ľUngheria, et vogliono alcuni, che nhabbinogualche trattimento con Sifrido Colonicz ilguale è poco soddisfatto del ré, et per chiarezza, cheguesto sia ľultimo fine, ľambasciatore di Spagna dice essergli fatto sapere da alcuno degli elettori ecclesiastici, come ľimperatore fa di nuovo instanza loro, chegli faccino restituire le provinciegià tolte et levare ľaspettativa di Boemia al ré Mattias.

Ecomparsogua ungentilhomo austriaco [T. j. vyslanec stavů dolnorakouských Hoë z Hoheneggu.] con lettere del ré et delľ Austria, domandando molto risentitamente aiuti effettivi per cacciareguestagente ďAustria dove alla partita sua si ritrovava, con rimostrare il mancamento che farebbono alle convenzioni fatte, se non lo facessero [Dále vyčítal Hoě, že mnohé události byly zde Učeny jinak, než jak se staly, hlavně, pokud jde o dovoleni průchodu pasovskému vojsku Horními Rakousy.] Algualgentilhomo non hanno ancora data risposta; et ragionavano di mandare comissarii al ré, che da alcuni che tengono per 1 imperatore et per il signore arciduca Leo


poldo, si vorrebe, che fusse ad effetto ďintimare al ré, che, se non dismetterà ďarmare, saranno uniti con S. M Cesarea contro di lui.gľaltri si crede voglino, che si chiami il ré, ma non ardiscono dichiararsi ancora, vedendo le forze delľ imperatore vicine etguelle del ré più lontane, però si tira in lungo....[Následuji zprávy z Vidně, pak o posláni kurýra do Benátek, o nedostatku peněz, o hraběti Sulzovi, že chtěl od vlašských obchodníků 12.000 tolarů a nedostal jich a j.]

Di Praga li VII di febbraro 1611.... n.,...,..

 

Giuliano Medici.






Přihlásit/registrovat se do ISP