133.

V Praze, 14. února 1611.



Padavin dožeti Benátskému: Ramée přitáhl s 6000 pěšími a 2000 jízdy, vzkázal císaři, že má doklady, jak češti stavové volali Matyáše do země a prohlásil stavům, že chce veřejně ve sněmu ukázati vinniky, žádaje, aby lid stavovský se spojil s jeho vojskem k obraně království; z Berouna jednal o to se stavy; Leopold k němu vyslaný přinesl včera jeho požadavky: aby stavové se s nim spojili, ubytovali ho v Praze a zrušili Matyášovo čekatelstvi na království České; stavově tím roztrpčeni a vidouce, že se Pasovšti blíži, dali biti na poplach a odpověděli, že raději zemrou; císař poslal zpět Leopolda, ale bezvýsledně; v poledne [včera] spatřeno v blízkosti odděleni jízdy; z toho velký sběh lidu rozličně ozbrojeného, aby bránil příchodu do města, mezi nimi i mnozí z panstva; z obavy před povstáním napsal císař Leopoldovi a poslal heroldy k plukovníku Ramée, aby se vojsko vrátilo, a slíbil mu 50.000 zl; Pasovšti jsou v Břevnově a v Praze je všechno ve zbrani; Leopold žádal nuncia a španělského vyslance o sprostředkování, oba však odepřeli a sesilili své stráže; k Matyášově listu odpověděno vysláním zvláštního poselství, aby netáhl do Čech, on však rozmnožuje vojsko a posunuje je k hranicím a vyjádřil se, že prohlédl zámysly Leopoldovy.

Orig. ve státním archivu ve Vídni: Dispacci di Venezia; Senato III 44 (Secreta), fol. 355-360.

Serenisssimo principe

Doppo essersi fermato monsignor di Rame tregiorni in Tabor per aspetare dodeci pezzi ďarteglieria e vintiguattro cari, che conduce seco carichi di monitione e digranguantità de fuochi artifitiali, si è incaminato con sei mille fanti e due mille cavalli alla volta diguesta città, havendo prima espedito corriero ali imperatore con aviso, chegli ha in mano lettere de molti Boemi e città del regno che chiamano il ré Mattias, e che però come buon servitore non può di meno di non venire avanti per servirlo, assicurarlo e farle conoscere, chi sono stati per il passato et al presente ancora sono suoi ribelli [Srovn. list plukovníka Ramée císaři z 12. února, č. 117.] facendo sapere il medesimo alii stati, [List plukovníka Ramée stavům s tímto prohlášením se nezachoval; srovn. též zprávu o jeho vzkazu stavům 12. února v č. 120] aggiungendo, che per comprobatione nella publica dieta mostrerà le lettere, nominerà li colpevoli e lo mantenirà ancora ricercando per ciò aguesti, che si dichiarino, se lagente che amassano è per servitio di cesare e per unirsi con la sua, perché in tal caso unitamente con loro diffenderà il regno, ma che, se hanno altra intentione, intende di venire alla diffesa del suo signore.

Seguendo fra tanto il suo camino et essendogionto sabbato [T. j. 12. února.] a mezogiorno a Beron, tre leghe discosto digua, ha espediti uno dietro alľaltro tre corrieri per havere ľultima rissolutione; e li stati invece di dichiararsi, le hanno mandato un salvo condotto, perché lui con dodeci persone possi venire a far constareguanto scrive; ma non havendolo voluto acettare, partì subbito alla sua volta ¾arciduca Leopoldo, dando voce di andare per farlo retirare, et hieri mattina nelľ alba ritornò, portando a Boemi, che Rame vuole, se non ha da usare le armi, in ogni modo la dichiaratione di unirsi seco, di volere havereguartiero in Praga, e che in uno istesso tempo publichino nulla la dessignatione di Mattias alla successione diguesto regno. Il che ha esacerbato di maniera ľanimo de Boemi, che intendendosi, che anco da Beron si aviava aguesta volta, diede la città subito ali arma e si tocò campana urtartelo, havendo fatta risposta ali arciduca Leopoldo, che vogliono piùtosto perdere la vita, che unirsi conguella militia, poiché [poichè conoscevano con Rame šifrováno; šifry transkribovány na fol. 354.] conoscevano essere traditi tanto più, che il conte di Sulz in luoco di andare al campo ad esseguiregli ordini dal¾ imperatore, dati in loro presenza, dopo haver fatto ľamalato, era andato a pratticar baroni et a far nuovagente con laguale si è messo con Rame nove commissioni.

Cesare fece subito ritornar ľarciduca Leopoldo, ma senza frutto, perché verso il mezogiorno si lasciò vedere ungrosso sguadrone di cavalleria un solo miglio lontano digua; eguesti cittadini tutti et il popolo con tanta furia si sono messi insieme in arme, cheguasi incredibile il concorso, per impedire ľingresso o di morire, che serviva più tosto ďintrico alla cavalleria, che altrimenti, perché nella plebe vi erano sino i figlioli ben picioli con bastoni, con manare et pali di fero per mancamento di arme, che impedivano le strade bancate et il passo ai cavalli.guelli di corte si retirorono di ordine di S. Mta in castello e molti baroni congente si misero insieme, e le done dalle finestre davano voci dietro ai mariti mentre come arabiati uscivano armati di casa, per naturai tenerezza feminile.

Il che intendendo ľimperatore non [non senza solevatione šifrováno a transkribováno nad řádkou.] senzagualche timore di unagenerai solevatione, scrisse una lettera di proprio pugno a Leopoldo, perché facesse in ogni modo ritornare ľesercito a dietro et a Rame ha mandato espresso ordine per due araldi uno dietro ľaltro, perché si debba retirare a Cremaus, sua signoria, e che ivi si trattenghi, perché ha da servirsi di lui in occasione di maggior suo bisogno, assicurandolo, che lagente boema è in suo servitio; e le ha mandata parola ďinviarle cinguanta mille fiorini, dichiarandosi, che altrimenti facendo lo nominerà ribele e traditore, con che ha fatto alto [Srovn. č. 123, 125 a 126.] e si ferma a Sta Margherita, terra piccola, un solo miglio digua, e da cavalleria fa scorere la campagna sin sotto la città, e per ciò tutta resta in arme da hieri mattina ingua e se bene non fa che piovere, ogn uno si contenta più tosto di patire, che di partirsi dal posto che fa fronte ali esercito di Rame per il timore in che sono, di essere artifitiosamentegabati, ilguale si fa tanto maggiore,guanto che trattenendosi tuttavia ivi ľarciduca Leopoldo et il conte di Sulz, temono di alcun stratagema, se bene sperano di ostare, dovendoguesta nottegiungere lagente amassata dai circoli del regno, che dicessi ascenderà intorno a dieci mille persone.

E perché vorrebbe pure Leopoldo vedere unitaguestagente, ha scritto stando fuori al nontio et ali ambasciattor di Spagna, [Srovn. o tom zprávu nunciovu v č. předcházejícím.] che voglino fare ufficio, perché ne segua ľintento, a che ha rispos[t]o il primo, che oltre ľessere aľ letto con lagotta e di poco in corte e non sa con chi fare ufficio, e ľaltro apertamente ha detto, che non vuole ingerirsi inguesto negotio per non mettere in compromesso la reputatione del suo signore e la propria ancora. Per il che temendo ľambasciattore di cadere in opinione di sospetto, tiene hora in casa più di cinguanta huomini per sua diffesa et molte argentarie e scritture ha mandate in castello in casa del cancegliero, [Zdenek Vojt. z Lobkovic.] suo confidente; et il nontio come ancogli altri ministri de principi et forestieri hanno presi huomini per sicurezza, perché essendo ľesercito imperiale formato digente straniera,guesto popolo pubicamente strida contra tutti li forestieri et in particolare de Italiani, onde più si teme diguelli di dentro che diguelli di fuori.

Alle lettere del ré Mattias [List krále Matyáše nejv. úředníkům a stavům českým z 23. ledna viz pod č. 45.] copia deguali con le precedenti mie mandai alla Ser V., hanno rispostoguesti stati per sei commissariigià partiti, due baroni, due nobili e due cittadini, [Srovn. instrukci těchto vyslanců z 11. února pod. č. 112] e perguesti preganoguella M a non moversi hora né entrare nel regno, perché al presente non hanno bisogno de suoi aiuti, promettendosi, che non contrafarà alle conventioni che tiene con loro, che contengono, che senza essere chiamato, non possi venire, e facendolo, sintendi nulla la designatione alla sucessione e persa ogni ragione; il che hannoguesti fatto per assicurare cesare della loro volontà, per riceverne da lui benigna corrispondenza col ritenere lungi da Praga la sua militia.

Ma il ré singui da segni di non havere a contenersi inguesti termini, perché, se bene è tuttavia al letto con la podagra, va incaminando aguesti confini dellagente, da nuovi ordeni per maggior numero, non risponde a Bransuich né ha mai admesso a se il conte di Ozzoler [T. j. hrabě Jan Jiří z Hohenzollern.] chè per ¾imperatore, sotto pretesto della podagra; tutto che habbi datta audienza alii figliuoli del duca di Pernone [T. j. ď Epernone.] che sono hora inguella città, lasciandosi [Slova.lasciandosi dipendere da Matthias jsou v orig. šifrována a transkribována na fol. 357.] intendere, che tocca con mano le trame delľ arciduca ilguale tenta la unione dellagente* imperiale con la boema per venir al fine de suoi tramati disegni, et in veroguestigiorni è andato pratticando congran dimostratione ďaffetto li capi heretici etguelli che sono in concetto di dipendere da Matthias, ma però non truovaguella corrispondenza che vorebbe, se bene non è fuori di speranza di vedere ancora adempito il suo desiderio.grati etc.

Dì Praga li 14 febraro 1610

 

Marc Antonio Padavin.






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