135.

V Praze, 14. února 1611.



Roncaroli vévodovi Parmskému: čeští stavové denně sněmovali; arcikníže Leopold 11. února se vypravil do Berouna k pasovskému vojsku a 12. února ráno přinesl listy plukovníka Ramée císaři a stavům s vyzváním, aby vytáhli z Prahy a se s nim utkali, nechtěji-li jeho přátelství; Leopold jednal s císařem a stavy a ještě týž den se vrátil do Berouna; čeští stavové zatím dali zatarasiti na hradě brány, rozestavili stráže a děla, obsadili hrad a opatřili město; včera ráno byl poplach na Starém městě a na Malé Straně; u Strahova postavena děla a na Hradčanech rozestaveno vojsko; včera v poledne Ramée přitáhl k Hvězdě očekávaje rozkazů; kdyby Leopold nebyl zadržel Pasovské, už mohl být hrad a celé království v jejich moci; tím získali Čechové času; Ramée učinil, co bylo možno, a na svém taženi osvědčil ducha i silu.

Orig. ve státním archivu v Neapoli: Carte Farnesiane, 129 fase. 7, 8. A tergo adresa: al.... duca di Piacenza, Parma etc.

Serenissimo principe [Na počátku vypravuje o převezení koruny z Karlštejna 7. února, nepodávaje proti zprávám dřívějším nic nového.]

Ognigiorno si è fatto dieta da Boemi, et Leopoldo serenissimo venere passato [T. j. 11. února.] prossimo a sera, havendo inteso, che a Beron è arrivato monsù la Rame con lagente, si partì degui con cinguanta cavalli et sabato [T. j. 12. února.] a buonissima hora fu di ritorno, portando lettere dal Rame a S. M et alii Boemi [List jeho stavům se nezachoval, srovn. zprávu o něm v depeši Padavinově z téhož dne pod č. 133. List jeho císaři z 12. února viz pod č. 117.] dil tenore (perguanto intendo), che lui veneva come servitore delľ imperatore et amico de Boemi, così pregando per tale esser accettato in Praga, offerendosi con la persona etguellagente che conduceva, tutto et sempre et in ogni luoco per spargere il sangue per S. M; ma se li Boemi non curavano la sua amicitia, ma volessero essergli nimici, dovessero uscir di Praga a campagna aperta, ove senza far offesa a tale che colpa alcuna non haveva, potevano cavarsi li capriccii seco, maguando non volessero uscir diguesta città, ma starsene appiattati fragueste mura, era deliberato di venir dentro la città etgui far vedere chi sapeva meglio tener il moschetto, etguesto fra puoche hore, se non mandavano risposta come et nel modo che sperava.

Hora essendo venuto il Sermo Leopoldo et havendo trattato con li Boemi et con S. M il sabato istesso con buona compagnia ritornò a Beron, et inguel mentre li Boemi hano trincerato con travi le tre parti ove si entra nel castello, cioè a Stroff, [T. j. Strahov] alla porta dil maneggio de cavalli et oltre diguesto hano serrato la porta da basso vicina algran cancelliero et hanno postoguarde et artiglieria, et al castello sono sempre circa mille soldati perguarda, hanno serrato li portoni che sono per la città, commandato, che li mercanti serrano botteghe, che ogn uno tenghi buona provisione di agua in casa, hanno tirato le catene traverso le strade, messoguardie al ponte, corpi diguarda alii rotaus, [V novinách, kterégiacomo Aragona Appiano poslal 14. února z Prahy (patrně také vévodovi parmskému), čteme mezi jinými bezpodstatnými zprávami:,11 rotaus, o sia il palagio dellagiustitia diguesta città Nuova, è custodito in nome di S. Mda un colonello boemo con buon numero digente, et è cattolico, e de fedeli, come pure altri vene sono. Noviny bez adresy v státním archivu v Neapoli: Carte Farnesiane 129, fasc. 9.] artiglieria su il ponte cheguarda verso Clansaict, et heri mattina si diede ali arme in Terra Vecchia, di manera che ogn uno temeva, che li nimici fosseroguivi; et in Clansaict diedero ancora ali armi. Alla porta di Stroff sonoguardie con canoni, su la piazza de Capuzini vi sono due compagnie, una de cavalli et una ďinfanteria, nanti arcivescovato vi si fa un corpo diguarda, perché è ali entrare dil castello, con duoi canoni, etguella piazza è piena tutta de soldati.

Heri a meggiogiorno il Rame con la maggior parte de suoi arrivò alla Stella, vicinagui mezza lega, et stette a cavallo sino a sera, aspettando la risolutione che portava o ver mandava il Sermo Leopoldogual venne nella città, et il popolo si commosse, dubitando che fosse il Rame, et si diede alľ armi.

Leopoldo ègiovane, di anni vinti incirca, però ïintelletto et discorsogrande; io ho trattato seco in camera mezz hora de negotii et lo trovo molto bene a casa, et parla italiano meglio di me, ma dubito, che, se volevano fargualche cosa, la sua andata a Beron che fecce venere [T. j. 11. února.] per troppa bontà sua haverà impedito i dissegni, perché, se lasciava spingere avanti il Rame, senza dubio il castello sprovisto era preso et in conseguenza tutta la città et tutto il regno. Ma li Boemi hanno con la occasione dil tempo provisto assai, di manera, che non potrassi imputar al Rame, che non habbia fattoguanto humanamente si possa fare, ma si bene ad altri che non hano voluto arrischiarsi, e Dio sa, come passerà loro il negotio, perché li Boemi che si trovano forti in casa et aspettano la mossa di tutto il regno, et che ogn uno atto ali armi venga alla volta della città, bravano sulla vita di tal che non ci pensa, et publicamente. Aliigrandi principii bisognano rischie et ostacoligrandi. Li soldati dil Rame stracorronoguasi su le porte della città, le sintinelle sue non sono lontane dalle sintinelle della città un tiro di moschetto. Leopoldo è con il Rame alla Stella, ove è andato credoguesta notte.

Questo soldato Rame che ha nome Lorenzo, ègiovane di 30 insino a 32 anni, allevato allaguerra, et ha mostrato inguesta attione ingegno et valore, non tralasciando cosa alcuna per lui dovuta, perché ali entrar delle città, che prendeva, come Botwaiz, Tabor e Beron, subito faceva piantar forche, levava ľarmi a terrazzoni et lagiuridittione, ponendoci suoi soldati, che facessero la raggione, et ha fatto impiccar duoi suoi soldati, perché havevano rubato.

Le cose sin aguesť hora passano nel termino che scrivo.

La corona del ré de Boemi, perguanto si dice, vale un millione de taleri, ma valeva assai più, prima che il signor marchese di Brandeburghgli levasse un balasso che valeva più di trecento milla taleri....

Di Praga li 14 febraro 1611....

 

Tomaso Roncaroli.






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