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[V Praze, 7. března 1611]. |
Roncaroli vévodovi Parmskému: když napsal minulou zprávu, byla odklizena děla s kopce nad vinicemi, který byl proměněn v pevnost; útok Staroměstských přes řeku odražen; Pasovšt nechtějí stavovskou posádku na hradě, část její odešla na Staré město; 3. března anglický vyslanec a Tengnagl vypraveni na cestu, zajati ve Velvarech a přivedeni do Prahy; císař dal audienci českým vyslancům, povolal zároveň vůdce pasovského vojska a odsoudil jejich jednání; Češi poslali 150 jezdců do Roudnice; s Pasovskými se vyjednává o výplatu a odchod, který se pokládá za velmi obtížný; mnozí se domnívají, že Češi jim dají průvod; na Starém městě byly spáchány násilnosti v domě Plateisově; na Malé Straně Pasovšti zranili i úředníky kanceláře; u panny Marie Sněžné se ději zázraky; posílá astrologické předpovědi přítomných události; dnes ráno byli zásluhou Vchynských pověšeni tři z pustošitelů Plateisova domu; na Karlově teče krev a slzy z krucifixu zneuctěného kacíři; Pasovšti nechtějí odtáhnouti bez platu a vyhrožují.
Orig. rukou Roncaroliho ve státním archivu v Neapoli: Carte Farnesiane 129, fase. 70, 8. Nahoře připsáno tužkou: "Dal Roncaroli al duca". A tergo je adresa: "Al sermoprencipe.... duca di Piacenza, Parma" a pečeť.
Serenissimo prencipe, signor et padron mio colendissimo.... Doppo che scrissi ľordinario passato circa questi travagli, furono levati di novo li canoni dal ponte, et dalla col
lina sopra i vignali et riposti al luoco suo ťeli arsenale. Si sparse voce, che mille horohn erano su detta collina per far un forte, tirando trincere et mettendo quel luoco in termino di diffondersi et offendere e battere e Clansaict e Terra Vecchia, e veramente un castello si formava benissimo sì per il sito atto, capace et posto sul sasso et rocca, [ Skála s baštou mezi Letnou a Bruskou,] che non si può far mine, ma mi son chiarito, che non vi è né anco pensiero.
Si sono fatte qualche scaramucciette fra questi di qua di Clansaict e quelli di tà di Terra Vecchia et fra le altre, intendendosi, che li Boemi sopra uno qualche legno tentavano passar con certi barfrjoni et zatte, subito furo là de questi soldati a cavallo con moschettieri quali impedirono il smontare, anzi ne amazzorono sette, et il resto se ne ritornò; di puoi si ap-piattorao in una certa viluzza vicinissirna per vedere, se volevano ritentar il fatto, ma non si è inteso puoi mai altro.
Li soldati introdotti dal Rame nella città il giorno di carnevale non hanno voluto, che quelli soldati fatti per prima da Boemi per guardia del castello restino più alla detta guardia, di modo che trecento moschettieri et due cornette, sdegnati per questo atto, passarono il fiume qui a basso, trovando il guado alf isola grande, et tornarono a suoi Boemi.
Giovedì passato [T. j. 3. března.] ľarabasciator inglese tornava da questa corte al suo paese et era seco il Teogle, [T. j. Tengnagl] consegiiero del serenissimo Leopoldo, qual andava al duca di Sassania et al ré di Danemarca, [Cíle cesty Tengnaglovy pisatel nezná.] et con questi vi erano nove carri di robbe tra quali ve n* era uno del Rameť accompagnato da quaranta cavalli et cinquanta moschettieri, et arrivorono a Velver, distante de qui quattro leghe, et giudicando esser passati li pericoli essendoci anco quelli signori ambasciatori, li saldati ritornorao a Praga, et il giorno seguente fur presi poco lontano ti ambasciatori et i carri da Boemi die hebbero le spie certeť et le persone condotte [a] priggione nel rotatis di Terra Vecchia et i carri in casa de signori Kinski. [Do domu Václava Vchynského.] Si dice, che sul carro del Rame erano sei mila ducati de contanti et molta argentarla et gioie et duoi fili di perle bellissime, pescate questa estate a Possa nel Danubio, ove dicesi pescarsene ogni anno gran quantità, et che ľarcivescovo Leopoldo ne cava parecchi milliari de taleri di fitto. Dicesi, che questo carro poteva valer 60 mila taleri et che per sicurezza si mandava a Trazn [Drážďany.] in Sassonia. Ľambasciator inglese fu subito liberato, ma il Teogle è esaminato et processato strettamente.
Sua Mtà ha dato udienza a commissari de Boemi et volse, che fusse presente il conte di Sulz, il conte Aitarci et il Rame, e fra molte parale disse, che questa soldadesca era entrata in questa città con ¾armi non solo senza suo parere, ma contro il suo voler et comando, ma che il conte di Sulz et li altri hano voluto far così a modo loro et che questi tali non solo non meritano lodeť ma biasimo e castigo severo, si come li Boemi meritano gloria et premio, perché hano cercato et cercano difendere la patria, il regno et il ré loro dalle invasioni et ingiurie, come hanno sempre mai fatto a tempi antichi, di manera che prova in loro una
esquisita fedeltà et valore infinito. Del che il conte di Sulz et li altri uscirono molto adolorati, convenendosi il tacere et non contradire alla parola di sua Mtà.
Li Boemi hanno mandato mille cinquecento cavalli a Rau[d]niz, luoco del signor gran-canceňiero, per sicurezza del regno, per sostentar livi i cavalli et soldati et per qualche altro dissegno et fine.
Si tratta tuttavia accordo et vogliono dar a questi soldati da Possa tre paghe che serano 150 mila fiorini in contanti et 100 mila ďaltri tra argentarla et panno, per vestir i soldati che veramente infiniti ne hanno di bisogno; ma vogliono, che subito partino di Praga alla volta di Beron et Tabor, et li soldati a cavallo si contentano, perché li cavalli non hanno con che vivere in Praga, essendo consumato il tutto, ma la fanteria dopo molto contrastar, volendo le intere paghe che serano in tutto un milione de fiorini, si è risoluta accettar queste tre paghe, ma le vuole qui in Praga et non aspettar al luoco di Beron, né Tabor, perché dubita, che li collonelli gli trattino male. Si tiene, che nel partir che farà de qui questa soldadesca venuta da Possa debba haver molto contrasto, perché haverano tutto il regno solevato ďavanti, onde li impedirano il progresso, et li Boemi a cavallo con moschettieri li pizzicarano alla coda et fianchi. Però molti dicono, che li Boemi li darano il passo et mandarano con loro commissari, ma molti soldati, miei amici, dicono non saper cosa alcuna di questa cortesia, anzi non la credono.
Si sono fatte molte insolenze, per quanto intendo, in Terra Vecchia, perché in una casa del Platais ove si era ridotto prima di carnevale il signor consigliero et refferendario Voccher [Dr. Jan Matyáš Wacker, referendár říšské dvorské rady.] per sicurezza et puoi si è ritirato livi puoco lontano nella casa delle Tre rose con due altre contigue, andorno li Boemi (devono essere non nobili, ma gente bassa et senza humanita) et volsero entrar per forza et molti di loro sono stati amazzati et loro hanno uccisi infiniti et fra li altri un giovane venuto puoco fa da Roma vestito di prete, figlio del detto Platais, et sangligiato (sic) tutte tre le case. Questi soldati qui in Clainsaict hano fatto ancor loro delle sue, perché certi Francesi hano datto ferite a duoi segretari di cancellarla, 1 Oltstaich et Pulzio, [Jakub Altensteig, sekretář dvorské komory a /an Potz, rada dvorské komory.] perché non volsero dar confetture a suoi servitori, et si crede, che il Pulzio morirà per nna ferita in testa. Non posso scriver tutti li particolar disordini che sono occorsi.
Si dice publicamente, et molti attestano de auditu, che nella chiesa della Neve ove furo amazzati li padri zoccolanti, alle hore consuete, si sentono sonar le campane, cantar li mattutini, messe et altri ufficii per miracolo ď Iddio, se bene tutti si trovano morti et insepolti quelli poveri padri, et si tiene, che questo seguirà sin tanto che siino sepolti; questo si crede piamente et da tutti noi catolici commonemente.
Mando a V. Azza Serma un calendario tedesco fatto da messer Albitio Molleto, primo astrologo di sua Mtà, nel qual potrà vedere, che questo ha previsto dalle constellationi tutto guesto infortunio et l ha predetto si può dir di settimana in settimana con molti altri mali nef¾evenire; piaccia a Dio, che menta nelle minaccie et sii veridico nelle buone promissioni. Oltre di giorno in giorno che nota nel mese, si può vedere in quelle carte da me piegate quanto sin qui habbia previsto. A costui et simili pari suoi si da credenza in queste parti Più di quello che si doveria da tali che meno delli altri si conviene et deve esser lecito. Credo che V. Azza haverà commodità di intendere questa lingua o pur scrittura o per via del Beducini o ï altri o pur per sua virtù.
Questa mattina [Tato exekuce provedena byla 7. března, tedy z tohoto dne pochází tato zpráva.] hano impiccato in Terra Vecchia tre di quelli che furo alle case del Platais, et altri et molti li hano veduti impesi nella piazza de padri giesuiti, et in questo si dovemo rallegrare della opera de signori Kinski quali meritano corona per le opere usate da loro in salvar la patria et castigar li malfattori.
Si dice et publicamente si crede, che li heretici hanno datto delle pugnalate, oh Dio, ad un crocifisso nella chiesa di Carloff, et si vede il sangue delle ferite et lacrime delli occhi del crucifisso visibilmente uscire. E arrivata infinita gente in Terra Vecchia; li soldati che volevano partirsi con le tre paghe dette di sopra, questa mattina hanno detto al serenissimo Leopoldo et al conte di Sulz publicamente qui in piazza, che loro vogliono intiero pagamento et prima non volersi partire, perché hano veduto et sentito molte belle parole a Possa et puoi sono stati uccellati, perilchè voler provar hora quello che habbia da essere, essendo loro padroni del castello et haverlo nelle mani con ¾imperatore et suo tesoro et volere con la vita loro provar, se ponno essere esempio ad altri capitani di non burlar li soldati, di modo che siamo in malissimo termino, et questa nuova arriva hor hora da persone che vengono di piazza ove è raunnata tutta la massa della gente, a chi ha parlato brevemente Leopoldo, et li soldati hanno risposto unitamente non volersi partir senza la paga, come ho detto.
So, che la mano mia è conosciuta da V. Azza Serma. Non mi sottoscrivo, perché non desidero interpretar le carte, essendo, che le strade sono molto mal sicure, ma vivo e viverò sempre humilissimo servitore a V. Azza che Iddio mantenghi e prosperi.10)
o)
10) Ve státním archivu v Neapoli pod touž signaturou (Carte Farnesiane 129, fase. 10) zachovala se ještě jedna zpráva z Prahy bez podpisu a bez adresy s datem 7. března připsaným nahoře. Podle ni češti stavové, opírajíce se o své vojsko a Matyáše, nechtějí ujednati mír, neodejdou-li Pasovští a nenahradí-li škod; jsou rozhořčeni obsazením hradu šesti sty pasovskeho vojska, na což si stěžovali úředníci, che si trovano qui císaři a Leopoldovi.quali hanno mostrato puoco gusto di questo e desiderio, si partino e lo lascino nel pristino stato. Osar se rozhodl rozpustiti vojsko, ale sehnalo se jen 300.000 tolarů,200 milla in contanti e 100 milla in robbe che danno gli mercanti a je zapotřebí 800.000; bylo tedy rozhodnuto, aby na doplatek čekalo vojsko v Budějovicích a Krumlově,.havendo plenipotenza S. Azza (toti Leopold) di vender e fare quello gli parerà di Cromau per sodisfar completamente la soldadesca et volendo i capi prolungar il pagamento sin ali arrivo alle dette città, dubitando di non esser abandonati dalli soldati dopo il pagamento. Vojáci však nechtějí odejiti bez platu a proto vznikly různice a vyjednává se o to. Císař oznámil svůj úmysl stavům s dotazem "come la Mtà S. e suoi secretari sarà sicura da loro a dostal za odpověď, že po odchodu Pasovských stavové budou pomýšleti, co máji činiti. Zatím někteří vojáci čeští, spojení s pasovskými, odtáhli na druhou stranu a do Rakovníka, města kancléřova, přišlo 1500 české jízdy a jiní na panství Martinicovo a spálili mu několik vesnic. Za direktory bylo voleno 30 pánů kacířských, kteří mají vládu celého království "e dal senato sono stati scacciati tutti gli cattolici; včera byl na Starém městě vypleněn dům Plateisův pro odepřeni velkého množství piva; obyvatelé se velmi bránili, bylo pobito mnoho lidí, ze zločinců dnes ráno bylo prý 5 nebo 6 pověšeno. Anglický vyslanec a Tengnagl odjeli před čtyřmi dny, doprovázeni dvaceti jezdci a několika vozy, a byli zajati ve Velvarech třemi setninami české jízdy,.dicendosi vi fossero da 30 milla taleri fra contanti e robbe di monsù della Rame; byli přivedeni na Staré město a vyslanec pak doprovozen až na hranice; ze zajatých jeden byl vyslán k biskupu Magdeburskému a markrabí Braniborskému, druhý ke kurfirstům Saskému a duchovním. Na konci se mluví o zázracích ve vypleněných kostelich.