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V Praze, 14. března 1611. |
Nuncius Jan biskup Sarzanský státnimu sekretáři kurie: z rady staroměstské byli katolíci odstraněni; ustavilo se 30 direktorů, v čele Turn, s moci zákonodárnou; na statky kancléřovy vloženo vojsko a statky Martinkovy se pleni; jsou obavy, že budou oba i s nejv. purkrabím a Slavatou zatčeni; při povoleni průvodních listů nunciovi a [Zúňigovi] byly působeny obtíže; stavové nechtějí, aby nuncius jel králi naproti a císař mu totéž vzkázal; [Zúňiga] půjde a upozorni krále na špatné následky v říši, kdyby se zacházelo s císařem nedůstojně; byl Matyášem požádán, aby u krále Španělského zakročil v jeho prospěch; ve věcech náboženských se obrati na Matyáše nuncius, ale boji se, že podepíše majestát; císař včera po zvláštním poselství zval Matyáše do Prahy a zitra půjde [Zúňiga], aby jej od příchodu odrazoval; [Zúňiga] dostal od arciknížete Albrechta list, Albrecht je nespokojen s Leopoldem a zdá se, že chce, aby se pomáhalo Matyáši; na konci píše nuncius o věcech říšských; v postscríptu odvolává zprávu o dobyti Martinkova zámku, zmiňuje se o boji pasovského vojska na ústupu a vyvrací pověsti o císařově odchodu.
Orig. vlastnoruční v knihovně Vatikánské: Barberini 6911, fol. 94-96. A tergo je adresa kardinála Borghese a poznámka tužkou, že se mají věci náboženské doporučiti nunciově ochraně, aby učinil, co je možno, společně s nunciem při dvoře Matyášově a odvrátil, nuovo detrimento.
Illmo et Revmo signore etc. Vanno le cose della religione pessimamente. Quelli del senato di Terra Vecchia hora sono tutti heretici, essendo rimossi i cattolici che vi erano. Si sono di poi fatti 30 direttori, come ľ altra volta, con ogni plenipotenza, luogotenente generale il conte della Torre, havendo fatto decreto, che tutto quello che sarà determinato dalli direttori, dal designato re et dal luogotenente generale, habbia vim legis et sia osservato inviolabilmente. Intanto nelli beni della cancelleria [T. j. na statky kancléře Zdeňka z Lobkovic.] hanno mandato 3 mila persone con danno suo inestimabile, al Sminschiannschi, [T. j. Martinic (Smečanský).] huomo cattolicissimo, hanno abbruggiati alcuni luoghi et altrimente si sono impadroniti di un suo castello dal quale hanno estratto 40. mila talari di valsente, e si teme, che li officiali del regno, come il burgravio, il cancelliere, il Slavata et il Sminschianschi siano fatti prigioni.
Si fecero grandissime difficultà intorno al concedere il passaporto ali ambasciatore et a me, [Na cestu naproti králi Matyášovi na žádost císařovu.] e la scorta che volevano dare, era de villani, dopo di essersi risoluti di darla. In questo comprendendo, che li heretici vedessero mal voluntieri, che io andassi, questa mattina lia mandato ľ imperatore il Molart et ľ Aneuald [T. j. Ondřej Hannewald, císařský tajný rada.] consiglieri a pregar ľ ambasciatore, che vadi solo per non dar occasione alii heretici di far peggio, se andassi io, a fine di pregar il re a non voler venir avanti; così mi ha detto egli stesso che poco fa è stato da me. Ha accettato di andare, ma non già di voler fare questo offitio così preciso, havendo S. Ml" con il re ministri suoi; pensa bene di metter in consideratione al re i mali effetti et conseguenze che potrebbono nascer neh" imperio, se fusse ¾ imperatore trattato con termine differente a quello che conviene alla sua dignità, e tanto più., havendo le pretensioni che ha, e bisognando delìi elettori i quali stimano la persona del ¾ imperatore per sacrosanta. Ha havuta
una lettera del re molto risentita contro del ľ imperatore et del ľ arciduca Leopoldo, pregandola a voler fare offitio con il Cattolico [T. j. s králem Španělským.] per suo servitio che è commune alla casa, non essendo conveniente, che un giovine che è posteriore a molti altri [Totiž Leopold.] voglia turbar ľ ordine delle leggi e della natura del ľ imperatore; dice, che non si crede alle false relationi che S. Mtà ha fatte nelľ imperio.
In materia della religione toccarà a me di parlare, ma temo, che sarà senza frutto e che il re sottoscriverà alla concessione fatta dal ¾ imperatore, [Totiž majestát na náboženství.] la qual cosa credo che debba esser la prima che ricerchino questi heretici. Farò la mia parte per quanto potrò, e ricomanderò il negotio a Dio.
Mandò hieri ¾ imperatore il conte di Beck con sei cavalli dal re ad invitarlo, che venisse allegramente, che lo haverebbe trattato con ogni amore fraterno, e che venga quanto prima. Et domani va ľ ambasciatore [Totiž vyslanec španělský.] perché lo dissuada a venire, et io non fornisco ď intendere questi geroglifici. Ha havuto ľ ambasciatore lettere dal ľ arciduca Alberto per un straordinario nelle quali dimostra sentimento estremo del ľ ingresso infausto di Leopoldo in Praga, e pare, che inclini a che si debba dar ogni aiuto al re contro ľ imperatore.... [V dalším sděluje nuncius, že vévoda Vilém (Bavorský) marně nabádal Maxmiliána, aby přispěl Leopoldovi a že v témž smyslu psal Zuňigovi. O císaři se prý mysli, že zde zůstane i s králem, který, jak chtějí stavové, má býti korunován a vládnouti. Nuncius se obává, aby falckrabí Rýnský nezmocnil se v řiši vlády jako vikář říšský, předstíraje, že je císař omezen. Nuncius upozornil Zúňigu, že je nutno zacházeti s císařem tak, aby se nestal nějaký velký zmatek. Na konci píše ještě o jiných věcech říšských.]
Di Praga alii 14 di Marzo 1611.
[Postscriptum]: Ho poi inteso, che non è stato vero la cosa del Sminschianschi, quanto alla presa del castello, che così mi ha detto hora il cavaliero Vratislavo, persona di molta qualità, il quale mi ha soggiunto di più, che sono venuti alcuni che danno nuova essersi abbatuti li soldati di Possa in una imboscata et esserne morti 700, e 500 di quelli di Boemia, ma io non lo credo, perché i villani non possono far tanto.
Si tiene per cosa sicura, che non partirà ¾ imperatore e che vorrà godere le sue com-modità e le sue stanze, e quando pur partisse, si va giudicando, et molti ¾ affermano per vero, che andarebbe in Ispruch, il che io non credo, ma che starebbe più presto in qualche città di questo regno, perche credo io, che il re dubitarebbe ancora qualche molestia, se ľ imperatore fusse libero....[Ještě v jedné depeši z téhož dne píše nuncius Jan biskup Sarzanský (pod touž signaturou: fol. 92), že se bude říditi rozkazem státního sekretáře v případě odchodu císařova; pokládá však za jisté, že císař neodejde do Saska, a odkazuje k zprávám v tomto listu.]
Giovanni Battista vescovo di Sarzana. |