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V Praze, 16. května 1611.



Biskup Sarzanský státnímu sekretáři kurie: Stavové odpověděli císaři; 12. května byla o tom porada a posláno ke králi, který svolil, aby korunování bylo odloženo; stavové jednali na sněmu o propuštění z přísahy; arcikníže Karel ublížil stavu duchovnímu, že nikoho z něho nevyslal k sněmu; stavové prý marně usilovali o změnu korunovační přísahy; předložili králi články, avšak král nechce novot; Moravané a Slezané předložili své požadavky; Lužičané usilovali o podobný majestát jako má Slezsko.

Orig. v knihovně Vatikánské: Barberini 6912, fol. 21 - 21. A tergo adresa kardinálovi Borghese a poznámka tužkou, napsaná v státním sekretariátu: "E stato offitio opportuno il dare al ľ arciduca Carlo gľ avvertimenti che dice haverli dati, per conservare le ragioni ecclesiastiche. Procuri quanto può, che la religione cattolica non riceva più nuovo pregiuditio che li venga procurato da gľ heretici et massime da quelli di Lusatia".

Illmo.... Fu datala risposta al ľ imperatore, come scrissi, et ne mando adesso la copia, alla quale rispose S. M, che havendo essi consultato la lor risposta tanto tempo, era conveniente, che si havesse consideratione da S. M a questa, per il che giovedì [T. j. 12. května.] si fece alle 2 hore consiglio secreto nel quale intervenne di più il duca di Bransuich et il barone Mincouich, [T. j. Minckwitz.] né si sa quello, che si risolvesse, se non che si giudica dalľ effetto, perché andorno langravio, [T. j. lantkrabí z Leuchtenberka.] Molart et Mincouich dal re a dimandare proroga della coronatone, la quale fu concessa dal re sino a lunedì prossimo, dovendo succeder Hoggi, ma per termine perentorio.

Tra tanto i stati hanno nella dieta risoluto, che convenga haver prima la absolutione del giuramento, se bene alcun voleva, che si facesse poi, allegando, quid agendum, se ľ imperatore non la volesse concedere. Et fu il Kinski, ma si rispose, che ali hora sarebbe tempo di pensarvi, e tanto più, che i Silesiti sono concorsi con i Boemi, purché habbiano prima la libertà dal ¾ imperatore con essere assoluti, et gli siano confermati i privilegii et pagati i debiti.

Con questa occasione non lasciare di dire, che ľ arciduca Carlo a fatto grave pregiuditio allo stato ecclesiastico, non havendo mandato alla dieta ecclesiastici, come ha fatto Moravia, et pur il vescovo, capitolo et altri prelati sono i primi in quella provincia; ne nasce da questo, che saranno nell altre diete esclusi. Ne ho scritto a S. Azza risentitamente con termine modesto; vederemo quello che farà.

Si disse, che volevano dar una nuova forma di giuramento al re, ma fu vanità, perché è ¾ antiqua. Ne sono stati dati ľ articoli, che si diceva, ma ho ben inteso et di buonissima parte, che volevano una promissione dal re che, quando fusse coronato, la sottoscriverebbe, ma S. M non vuole novità, come dirò con altra.

I Moravi hanno dato in dieta 49 articoli che tutti risguardano la cancelleria boema, et il simile hanno fatto i Silesiti.

Quelli di Lusatia pretendevano dal ľ imperatore il privilegio come Silesia intorno alla religione, ma sin adesso non hanno ottenuto cosa alcuna, et io non ho mancato di far quello che dovevo, et lo farò ancora.

In Raunis, [T. j. Roudnice.] luogo del gran cancelliere, è venuta tempesta tanto terribile, che ha ammazzato molti animali et feriti malamente i pastori che sono con pericolo della vita...

Di Praga li 16 di Maggio 1611

 

Giovanni Battista vescovo di Sarzana.






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