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V Praze, 16. května 1611.



Medici velkovévodovi Toskánskému: Císař, maje odpověděti stavům, si vyžádal čtyři neděle na rozmyšlenou; stavové hrozí, že přistoupí i bez jeho rozhodnutí ke korunování a tvrdí, že už v proposici je obsaženo zproštění přísahy; císař poslal ke králi, aby korunování bylo odloženo; krát svolil; Moravané podali ve sněmu články, které směřují proti kanceláři a kancléři, rovněž Slezané; je to dílo Žerotínovo, který se chce státi kancléřem; protože články ty směřují proti superioritě království, nebude těžko kancléři jim čeliti; Dietrichštejn přijel v pátek a nebyl ubytován na španělském vyslanectví pro odpor Žerotínuv; Hodický a Hofkirchen píší o jednání s pasovským vojskem; Weiser propuštěn na svobodu; stavové žádají Hannenwalda, aby jim půjčil peníze.

Orig. v státním archivu ve Florencii: Cod. nro 4366, carteggio universale. A tergo adresa velkovévodovi Toskánskému.

Poco doppo che S. M cesarea hebbe ricevuta la resoluzione delli stati di tanto suo poco gusto sì per le condizioni che vi si contenevano, altre volte dette, come per disegnarvisi per il giorno di giovedì o al più lungo ï hoggi la coronazione, fece rispondere di non si potere in così breve tempo risolvere in cosa di tanta importanza, et che havendo consummato loro quattro settimane a consultarla, volessero dare ancora a lui tempo da considerare maturamente il fatto suo, non potendo in particolare assolvergli dal giuramento di fedeltà, sinché non erono interamente accordate et stabilite insieme tutte le differenze. Onde dagli stati li fu replicato, che, se per tutto il giorno di hieri non gľ assolveva del giuramento, farebbono per hoggi la coronazione in tutti modi, havendo tra loro ragionato di poterla, fare senza espressa assoluzione del giuramento, poiché nella proposta della cessione del regno, fatta fare dal ľ imperatore nella dieta, pretendono molti di loro, che s intenda implicitamente la rilas


sazione del giuramento, sopra di che S, M cesarea che di nuovo s è raccommodata col landtgravio [T. j. Leuchtenberg.], mandò egli il Molardt et Minkowitz a pregare con grand instanza S. Mtà regia, che volesse soprassedere la detta coronazione fin tanto che fussero accordate le condizioni tra loro, che havendo preso tempo a rispondere, fece poi sapere a S. Mta cesarea ď havere con gran fatica impetrato dagli stati, che si contentassero di sospenderla sino a lunedì che sarà hoggi a otto giorni, ma che questo sintendesse per ultimo termine perentorio, senza che si possa pensare più a una minima dilazione. Et adesso trattano il landtgravio, il Molardt, Minkouitz delle condizioni.

Intanto nel riunirsi la Moravia con la Bohemia ha dato quarantotto aggravii agli stati bohemi, che quasi tutti sono contro la cancelleria et cancelliero, et quarantadue n hanno dati gli Slesiti del medesimo tenore, che s ha per trama dello Sciaratino [T. j. Žerotín.], il quale, se bene è parente della cancelliera et fa professione ï aiutare il marito, nondimeno si scuopre, che sotto mano ordisse queste cose perché vorrebbe diventare egli cancelliero. Ma perché finalmente feriscono questi aggravii la superiorità di questo regno, si crede non potranno dare molto fastidio al cancelliero, col quale in questo particolare va unito ¾ interesse del regno. Et delle domande scritte che disegnavano i Bohemi di fare al re, non se ne parla più, o sia che vedessero il re risoluto a non le concedere, o pure, come alcuni vogliono, sieno per darle doppo la coronazione nella dieta che si farà, nel qual tempo anco saranno di molto men vigore.

Venerdì arrivò qua il cardinale Dietrichstein per fare la cirimonia della coronazione in compagnia del ľ arcivescovo di Praga, et il giorno seguente fu[i] a complire con lui, che mi mostrò osservanza et devozione grande verso V. Azza Serma, et stamani è stato a restituirmi la visita. Alloggia in una casa fattagli dare dal re, non essendo poi alloggiato dal ľ ambasciadore di Spagna, perché il Sciaratino faceva rumore, che ogni giorno loro Moravi havevono da trattar seco, et che in casa [de]T ambasciadore non vi potrebbono andare con quella libertà che havevono di bisogno.

Scrivono ľ Odizki et ľ Offchirchen, che si trovono dal Rosemberg, dove da loro era stato ľ Altam con altri deputati delle genti di Possa... [Následující vynechaná část týká se jednání královských komisařů s pasovským vojskem, které ruší Leopold.]

Fu liberato il Welzer doppo haverlo interrogato, che danari havesse del ľ Anibalt [T. j. Hannewald.] in mano, che devono essere da centoottantamila fiorini, con obligazione di non se gli levare delle mani senza licenza degli stati, quali hanno richiesto esso Anibalt, che gliene presti centomila, come gľ è bisognato fare, et però viene adessso tenuto più a largo, come anco sono assai meglio trattati, hora che sono in mano del re, ¾ Eghemiller [T. j. Hegenmüller.] et Tenneghel.... [Následující vynechaná část týká se Říše a Polska.]

Di Praga li 16 di Maggio 1611...

 

Giuliano Medici.






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