Zástupci italských státních
drah prosí, aby žádost, kterou učinil president Komité pro oběh vozidel ve
střední Evropě, totiž, aby bylo přistoupeno k prozatímnímu označení vagonů, náležejících
k bývalému parku Rakousko-Uherskému a ještě definitivně nepřiřčených, byla
blahovolně uvážena ministrem československých drah. Zástupci československých
drah prohlašují, že budou podporovati u svého ministra přijetí italské prosby.
Obě správy železniční státu
československého i italského se vzájemně zavazují, že nebudou používati v
dotyčných pohraničních stanicích pro vjezd anebo výjezd vozidel s nákladem,
anebo prázdných, žádného omezeni, jež by mohlo míti za následek překážky normální
dopravy mezi oběma zeměmi, anebo transitu jimi.
Zavedení přímých kompletních
vlaků nákladních mezi Československem a Italií bude tvořiti předmět pozdějších
ujednání, jež se uzavrou co nejdříve mezi všemi interesovanými správami.
V Římě, dne 22. února 1921.
Protokol.
Se zřetelem na čl. 10.
obchodní úmluvy, uzavřené dnešního dne mezi Československem a Italií,
podepsaní, k tomu náležitě oprávnění, prohlašují toto:
V případě změn
minimálních cen kontrolovaných státem, aneb orgány nebo korporacemi k tomu
zvlášť ustanovenými pro vývozní zboží z Československa bude pro používání minimálních
cen dbáno doby, kdy byla žádost o povolení vývozu podána, také jestliže průkaz
o uzavření smlouvy za cenových podmínek dříve platných bude dodán později.
Tento protokol byl
sepsán ve dvou exemplářích, jeden v jazyku českém, druhý v jazyku italském.
V případě rozporu bude
směrodatným text v jazyku italském, jakožto známém všem podepsaným.
V Římě, dne 23. března 1921.
Tratatto
di commercio e di navigazione
Sua Maestà il Re ďItalia
e il Presidente della Repubblica Cecoslovacca, animati dal desiderio di
stringere sempre più le relazioni commerciali fra i loro Stati, hanno
risoluto di conchiudere un trattato di commercio e di navigazione e hanno
nominati a questo effetto loro Plenipotenziari:
Direttore Generale della Sezione dei Paesi a lingua romanza dell'Ufficio del Commercio estero,
i quali, dopo aver scambiato i
loro pieni poteri, trovati in buona e debita forma, si sono accordati sugli
articoli seguenti:
Vi sarà piena e intera libertà di commercio e di navigazione fra i sudditi delle Alte Parti contraenti, che potranno, gli uni e gli altri, stabilirsi liberamente nei territori dell'altra Alta Parte contraente.
I sudditi cecoslovacchi in
Italia ed i sudditi italiani in Cecoslovacchia, sia che si stabiliscano nei
porti, nelle città o in un luogo qualsiasi dei territori rispettivi, sia
che vi risiedano temporaneamente, non saranno sottoposti, a motivo del loro
commercio e della loro industria, a diritti, imposte, tasse o patenti,
qualunque ne sia la denominazione, diversi o più elevati di quelli che
saranno riscossi sui nazionali, e i diritti, privilegi, esenzioni, immunità
ed altri favori quali si siano di cui godessero, in materia di commercio o di
industria, i sudditi di una delle Alte Parti contraenti saranno comuni ai
sudditi dell'altra.
Le stipulazioni di
quest'articolo non derogano in nulla alle leggi, alle ordinanze e ai
regolamenti speciali in materia di commercio, di industria e di polizia in
vigore nei territori di ciascuna delle Alte Parti contraenti e applicabili ai
sudditi di ogni altra Potenza.
Il principio di trattare i
sudditi dell'altra Parte che esercitano un mestiere o il commercio,
assolutamente sullo stesso piede dei nazionali, in quanto al pagamento delle
imposte, si applicherà egualmente riguardo agli statuti di corporazioni
o altri statuti locali, nei luoghi ove essi esistessero ancora. L'applicazione
non potrà tuttavia aver luogo che quando saranno state adempiute tutte
le condizioni che le leggi di ciascuna delle Alte Parti contraenti richiedono
per il diritto all'esercizio dell'industria.
I cecoslovacchi in Italia e gli
italiani in Cecoslovacchia avranno, reciprocamente, il diritto di acquistare e
di possedere beni di ogni sorta e d'ogni natura, mobili o immobili, e ne
potranno liberamente disporre per compera, vendita, donazione, permuta,
contratti di matrimonio, testamento, successione ab intestato, o con qualsiasi
altro atto, alle stesse condizioni dei nazionali, senza pagare diritti, tributi
e tasse altre o più alte di quelle a cui sono sottoposti, a norma delle
leggi, i sudditi del paese stesso.
Sono tuttavia riservate, in quanto
all'acquisto, al possesso e all'uso di beni immobili, le eccezioni e le
restrizioni che fossero stabilite per i sudditi stranieri dalla legislazione
delle due Alte Parti contraenti, per riguardo alla sicurezza dello Stato.